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A Ecolandia la prima Finestra sul GeoParco: l’Aspromonte ‘a portata di… mano’!

Un nuovo autentico gioiello arricchisce Ecolandia. Si tratta della Finestra sul GeoParco, realizzata all’interno di una sala del Forte Gullì e frutto di una sinergia che ha visto all’opera le più diverse competenze, da talenti dell’informatica a valenti artigiani del ferro, da esperti nella lavorazione del legno ad un gruppo di architetti appassionati e creativi, che ha trasformato quella che poteva sembrare una idea visionaria in una ‘visione tangibile’.

Nata su impulso di un’esperienza che ha visto coinvolti Ecolandia – nello specifico lo Studio SudArch e l’ingegner Piero Polimeni – e il Parco Nazionale dell’Aspromonte, la candidatura alla Rete Mondiale dei Geoparchi UNESCO è un percorso iniziato nel marzo 2017 e conclusosi felicemente il 22 aprile 2021, data in cui l’Aspromonte è entrato ufficialmente a far parte dell’Unesco Global Geoparks!

Una vera e propria immersione nella maestosità, pur tante volte trascurata, del geoparco e dei suoi geositi di cui 89 censiti, e ben 8 già riconosciuti di rilevanza internazionale.

Dalla consapevolezza di trovarsi tra le mani un tesoro da valorizzare, da promuovere e da condividere il più possibile con tutti, nasce l’idea di creare una serie di Finestre sul GeoParco, come delle ‘torri di avvistamento’ disseminate sul territorio, che potessero diventare degli ‘affacci’ sull’Aspromonte.

E proprio ad Ecolandia prende vita la prima Finestra sul GeoParco, costituendo a tutti gli effetti il prototipo di questi avamposti.

Realizzata nell’ambito del Progetto Parco SuperAbile – sostenuto da Fondazione con il Sud, Ente Parco d’Aspromonte ed altre Fondazioni – grazie al quale Ecolandia sta sperimentando ed attuando nuove soluzioni per divenire sempre più un Parco accessibile a tutti, anche la Finestra sul GeoParco è intrisa di questa grande ambizione, una fruibilità ‘universale’, inclusiva, che non taglia fuori nessuno.

Certo, che tutti possano fruire di un bene non significa che tutti debbano fruirne nella stessa modalità. L’obiettivo prefissato è, forse, molto di più: che a tutti sia data la possibilità di prendere parte alla stessa esperienza.

Basti pensare che i fruitori principali della Finestra sul Geoparco sono i non vedenti.

Come realizzare un progetto in cui la visione costituisce l’elemento distintivo, in modo tale da renderlo pienamente fruibile, anzi realmente godibile, da parte di un visitatore cieco?

Misurarsi con questo dato ha stimolato la creatività degli architetti e di tutti gli operatori convolti.

Cosa ne è nato?

All’interno del Forte umbertino è stata realizzata una sala che, richiamando le tematiche della SuperAbilità, vuole essere un esperimento di luoghi e contenuti accessibili a tutti. Per cui questo prototipo, oltre a divulgare contenuti sulla geologia e sulle bellezze dell’Aspromonte, si sforza di renderle egualmente accessibili a tutti: bambini, anziani, cultori della materia, persone in carrozzina, ciechi, sordi.

Considerando come destinatari privilegiati i possibili fruitori non vedenti, si è scelto di realizzare un’opera che si potesse avvicinare alla loro modalità di percezione, motivo per cui il minimalismo più estremo ha guidato tutte le scelte operate. La sala è stata lasciata nella sua purezza materica, sottoposta solo ad una pulizia accurata.

Entrando il visitatore troverà una barra in ferro che accompagna il percorso per tutto il perimetro della sala. Su questa barra sono posizionati gli NFC, dei dispositivi grazie ai quali qualsiasi cellulare può accedere ai contenuti dei pannelli, disponibili in italiano e in inglese, diventando a tutti gli effetti un’audio guida che renderà accessibili i contenuti ai non vedenti, ma che sarà fruibile da tutti. Gli NFC sono colorati e quindi immediatamente riconoscibili dai vedenti, ma, grazie a un leggero “inciampo”, rintracciabili anche da chi non vede.

Al centro del percorso ecco l’intuizione, semplice ma di grande efficacia: tre sculture tattili riproducono in scala i geositi più significativi, Pietra Cappa, Rocca del Drago e Caldaie del latte, realizzate con stampa in 3D. Per comprendere tutto il lavoro che c’è dietro basti pensare che, per la loro realizzazione, sono state necessarie attività di rilievi in situ, elaborazione fotogrammetrica e di fotorestituzione, quindi la traduzione di tutti i rilievi in una modellazione tridimensionale ottenuta dalla fotografia, e infine la stampa in 3D. Pensate che, solo per la produzione in stampa 3D sono state necessarie oltre 5 settimane!

La percezione dei tre geositi è favorita anche dall’affiancamento, alle tre riproduzioni in scala, di opportuni ‘scalimetri’, cioè elementi fisici noti, per una sorta di comparazione immediata delle proporzioni reali. Partendo dalla concezione che queste non sono pietre ‘inanimate’, ma autentiche opere d’arte del più grande Artista che esista, i termini di paragone utilizzati sono a loro volta delle opere d’arte, realizzate però dall’uomo: per dare un’idea delle reali dimensioni, si consideri che Pietra Cappa è comparata al Colosseo, di cui risulta essere 2,5-3 volte più grande!

Le riproduzioni in scala di Rocca del Drago e delle Caldaie del latte, essendo geositi di dimensioni più ridotte, possono invece essere comparate all’uomo. Ma, sempre nell’ottica di questo parallelo tra opere d’arte, a ciascuna di esse si è scelto di affiancare la riproduzione in scala di uno dei Bronzi di Riace.

È importante sottolineare che anche in Aspromonte, in corrispondenza dei tre geositi, verranno realizzate tre postazioni dotate di NFC per poter accedere ai contenuti tramite audio guida con il proprio cellulare, e con le stesse riproduzioni in scala affiancate ai rispettivi ‘scalimetri’. Sarà così possibile, per vedenti e non vedenti, esplorare i geositi anche attraverso il tatto e conoscere da vicino le loro irregolarità, rendendo possibile a tutti una esperienza altrimenti inattuabile, date le reali dimensioni!

La Finestra sul GeoParco non ha la pretesa di essere esaustiva, anzi tutt’altro! L’intento dichiarato è di stimolare in chi la visita la curiosità e il desiderio di recarsi di persona nei luoghi reali!

L’augurio è che per tutti – nessuno escluso – rappresenti una autentica avventura conoscitiva!