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La Finestra sul GeoParco: come è nata l’idea?

È il 2 marzo 2017: l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte avvia la candidatura all’UNESCO Global Geoparks, la Rete Mondiale dei Geoparchi UNESCO, al fine di una corretta gestione, conservazione e valorizzazione del Geoparco.

Ecolandia – attraverso lo Studio di Architettura SudArch e l’ingegnere Piero Polimeni – è in prima linea tra i tantissimi soggetti – enti, associazioni, università e professionalità di altissimo livello – coinvolti nell’iter di riconoscimento UNESCO.

La Finestra sul GeoParco nasce da qui! Da quanto sperimentato nell’essersi ‘tuffati’ in questo mare di contenuti, in questo scrigno di natura che è l’Aspromonte, per comporre il quadro conoscitivo volto a fare emergere in primo luogo le peculiarità geologiche dell’Aspromonte, principalmente attraverso i documenti forniti dalle Università di Cosenza e di Catania. Perché la candidatura UNESCO si poggia primariamente sulla presenza, all’interno del Parco, di 8 geositi riconosciuti di rilevanza internazionale e di 89 geositi censiti, quindi un patrimonio di pregio geologico importante. A cui si aggiungono le notevoli caratteristiche naturalistiche, culturali, ambientali, paesaggistiche, panoramiche, faunistiche, botaniche… In poche parole, tutto quello che è il Parco d’Aspromonte, da cui partire per costruire un modello di offerta.

Il dossier di candidatura, che man mano inizia a prendere forma, traccia un quadro dell’Aspromonte, e soprattutto delle potenzialità non sfruttate.

È importante sottolineare che l’Unesco – per il riconoscimento – chiede delle garanzie ben precise. Non basta che ci sia un soggetto con requisiti eccezionali per ambire a questo riconoscimento. Occorre anche che da parte degli Enti, delle comunità locali, ognuno per le proprie capacità, possibilità e competenze, si faccia carico del territorio. Quindi non basta riconoscere le potenzialità, ma è necessaria la sottoscrizione di un impegno formale da parte dell’Ente Parco, dei Comuni, delle associazioni a tutelare questo patrimonio. Solo attraverso una presa di responsabilità attestata da parte di tutta la comunità si può arrivare ad ottenere il ‘marchio’ di GeoParco Unesco.

Dopo la presentazione del dossier di candidatura, con l’Ente Parco si avvia un percorso di “consapevolezza” con il territorio, con l’intento di rendere tutti partecipi del valore, della bellezza fuori dal comune che è l’Aspromonte.

Da qui una serie di attività comunicative, didattiche, convegnistiche, escursioni attorno ai temi del GeoParco.

Non mancano degli interventi in loco atti a migliorare l’accessibilità e la riconoscibilità dei geositi, dal dotare il Parco di tabelle, come segni visibili che possano aiutare il turista, il visitatore, come anche il cittadino residente, a capire che si trova in un GeoParco, alla ‘segnalizzazione’ dei geositi più importanti. Sui più significativi si è provveduto, inoltre, alla creazione di opportune pedane per una migliore fruizione.

Ma, nonostante tutta la bellezza, la ricchezza presente, che è lì alla portata di tutti, nonostante le tante azioni per migliorare la consapevolezza di questo tesoro naturalistico, la strada da fare in tal senso è ancora tanta.

È in questo scenario che nasce l’impulso di ‘portare’ il Parco verso i potenziali fruitori.

Ma come farlo?

Ecco che incomincia a prendere forma l’idea delle Finestre, ‘affacci’ sul GeoParco disseminati nel territorio, che possano ‘intercettare’ e incuriosire la gente lì dove vive, si muove, si ritrova.

Per far questo si pensa a luoghi significativi, caratterizzati dalla presenza di importanti flussi di persone.

Perché proprio ad Ecolandia?

Non può che essere Ecolandia il luogo principe in cui realizzare e rendere fruibile la prima Finestra sul GeoParco, che rappresenta a tutti gli effetti il prototipo per le altre Finestre che verranno man mano disseminate sul territorio.

Prima di tutto per il significativo ruolo ricoperto nella proposizione della candidatura UNESCO.

Ma c’è molto di più!

Ecolandia è anche un attrattore culturale, che intercetta dei flussi turistici.

E per vocazione Ecolandia parla di ecologia, di ambiente, ha a che fare con le scuole, con la didattica, i ragazzi.

Infine, non ultimo, un richiamo scientifico che, nello scenario fin qui raccontato, ha una valenza notevole: la lingua di territorio su cui sorgono Ecolandia e Arghillà arriva fino all’Aspromonte, a Gambarie, ed è caratterizzata da uno sviluppo ‘a scatti’, a ‘sussulti’, che ha portato presumibilmente alla generazione di terrazzi marini.

Ecolandia sorge sull’ultimo terrazzo marino visibile emerso, mentre il primo terrazzo marino si trova a Gambarie, ed è un geosito tabellato e schedato di rilevanza internazionale, tra quelli che hanno permesso la candidatura dell’Aspromonte a GeoParco Unesco. È interessante scoprire questa relazione, questo legame, parte del geodinamismo del nostro territorio.

22 aprile 2021: l’Aspromonte entra a far parte dell’Unesco Global Geoparks! Un riconoscimento che premia la straordinaria valenza geologica dell’Aspromonte, ponendolo all’attenzione mondiale. È a tutti gli effetti un momento storico: un traguardo entusiasmante che, nello stesso tempo, segna un nuovo punto di partenza. Perché questo riconoscimento indica che si sta camminando nella giusta direzione, e che quindi in questa direzione bisogna continuare a procedere con sempre maggior impegno e consapevolezza del tesoro che si ha tra le mani e della responsabilità che questo comporta.

E ad Ecolandia la Finestra sul GeoParco è pronta ad aprire le sue porte e far fare un tuffo a tutti nel cuore dell’Aspromonte!