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Oltre la solidarietà è necessario fare chiarezza

Nell’esprimere come Consorzio Ecolandia la solidarietà di tutti i propri soci nei confronti della Fondazione Falcomatà e del sindaco Giuseppe, non possiamo non manifestare il nostro sdegno e la necessità di fare luce su quanto è avvenuto.  Si tratta di un’azione di vandalismo estremo per il modo con cui è stata brutalizzata la memoria del sindaco della Primavera reggina.  Non siamo d’accordo nel trattare la questione come “azione di balordi” perché tanti sono gli elementi che suscitano preoccupazione. Il primo è la data scelta, la vigilia della Festa della Liberazione. Il secondo è l’accanimento contro gli oggetti più cari di Italo, cominciando dalla famosa matita rossa e blu, che sono stati bruciati, stuprati, distrutti.  Non si può dire che si tratti di ladri, vista la ridicola refurtiva (due vecchi computer di nessun valore), anche perché i ladri, ed anche i tossicodipendenti che hanno bisogno di denaro fresco, non si accaniscono con la memoria di una persona illustre, ma vanno alla ricerca di denaro o preziosi. Infine, le scritte: “satana”, “ultra”, ed una stella a cinque punte.  Quindi un messaggio folle che mette insieme la tifoseria del calcio, le brigate rosse e le messe nere.  Se non si tratta di psicopatici gravi, allora si può ben pensare che c’è stata una volontà di depistaggio bene orchestrata.  Non ci sono prove per dire che questo attacco vandalico possa essere visto all’interno di una strategia nazionale di gruppi neonazisti, che in occasione del 25 aprile hanno coperto di svastiche i monumenti dedicati ai partigiani.  Non c’è una svastica né un messaggio grafico equipollente.  Eppure c’è un fatto: l’attacco vile a una Fondazione ispirata ai valori democratici e antifascisti del sindaco Italo Falcomatà.

Il Presidente del Consorzio Ecolandia